Ciao e benvenuto in questo articolo dove trattiamo l’argomento “usufrutto casa”. Dal momento che il diritto di usufrutto è strettamente correlato a quello della nuda proprietà e della piena proprietà, a fondo pagina troverai i link di approfondimento a queste altre tematiche.
Cos’è l’usufrutto
L’usufrutto è un diritto reale di godimento che coesiste insieme al diritto della nuda proprietà. Coesiste perché se c’è un usufruttuario allora c’è anche un nudo proprietario. Per maggiori informazioni sui diritti reali visita il sito di Wikipedia. Facciamo un esempio, per semplificare le cose. Se il proprietario di un immobile cede a terzi il diritto di usufrutto, automaticamente il proprietario diventa “nudo proprietario”. A sua volta l’usufruttuario (o usufruttuaria) è quella persona che non ha la proprietà dell’immobile ma ha il diritto di viverci per il resto della vita. Cioè ha il diritto di godere del bene e utilizzarlo, senza modificarne la destinazione economica.
L’usufrutto + la nuda proprietà = piena proprietà.
Durata dell’usufrutto
L’usufrutto è caratterizzato dalla temporaneità. Se l’usufruttuario è una persona fisica il diritto può durare tutta la vita della persona ma non oltre. Quindi il nudo proprietario torna ad essere pieno proprietario dell’immobile a seguito della morte dell’usufruttuario. Se invece l’usufruttuario è una persona giuridica, il diritto di usufrutto dura massimo 30 anni.
Calcolo valore usufrutto
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Modalità di acquisto dell’usufrutto
L’usufrutto può essere acquisito grazie a diversi strumenti. Ecco quali:
- Per legge, qualora sia la legge stessa a determinarlo. Ad esempio l’usufrutto legale dei genitori;
- Per contratto, tra le parti. Il contratto dev’essere scritto e soggetto a trascrizione e può essere a titolo gratuito oppure oneroso;
- Per testamento/donazione;
- Per usucapione;
Quindi, ricapitoliamo la differenza tra piena proprietà e usufrutto. La piena proprietà è la somma della proprietà dell’immobile più il diritto di utilizzo a proprio piacimento (nei termini legali). Invece la nuda proprietà è la proprietà spogliata del diritto di godimento e utilizzo. Il diritto di godimento e utilizzo in questo caso è l’usufrutto.
Estinzione e fine dell’usufrutto
Una volta estinto, il nudo proprietario torna ad essere pieno proprietario.
L’usufrutto si estingue per:
- Morte dell’usufruttuario/a;
- Prescrizione a seguito del non utilizzo ventennale;
- Consolidazione nella stessa persona della titolarità dell’usufrutto e della nuda proprietà;
- Totale deperimento del bene dovuto a fatti esterni;
- Abuso da parte dell’usufruttuario;
- Rinuncia dell’usufruttuario.
Diritti e doveri dell’usufruttuario/a
L’usufruttuario ha diritto ad utilizzare l’immobile a proprio piacimento. Per esempio può vivere all’interno dell’abitazione o metterla in affitto e tenere per se la rendita proveniente dall’affitto stesso. Sono a suo carico le spese di manutenzione ordinaria (per l’utilizzo della cosa) e tutte le imposte, come descritto dall’art. 1008 c.c (IRPEF, rifiuti eccetera). Mentre al nudo proprietario spettano le spese di straordinaria manutenzione (per il deperimento della cosa dovuto al tempo).
Vendita dell’usufrutto
L’usufrutto è cedibile a titolo gratuito o a titolo oneroso. Anche se si vende o si cede gratuitamente l’usufrutto, la durata però rimane invariata secondo il patto originale. Ad esempio, il titolare dell’usufrutto, può cederlo ad una terza parte ma la durata rimane invariata, quindi fino a che il proprietario originale passa a miglior vita.
Pignorabilità usufrutto
L’usufrutto è pignorabile. Ma ciò non comporta anche la pignorabilità della nuda proprietà, perché si tratta di due diritti reali differenti intestati a due o più soggetti differenti.
Tabella valore usufrutto
