Ciao, se stai cercando informazioni relativamente al certificato APE della casa, questo articolo fa per te. Soprattutto se vuoi venderla o locarla.
Infatti in questa guida trovi diverse utili informazioni, così da aiutarti a comprendere tutto ciò che dovresti sapere relativamente a questo tipo di certificazione. Ad esempio, vediamo quando è obbligatoria, in quali casi serve, quanto dura, chi la fa, quanto costa, come migliorare il coefficiente energetico della tua casa e via dicendo. Insomma troverai diverse informazioni per fare chiarezza su questo argomento, davvero importante. Certo, non si tratta di un argomento nuovo, anzi se ne parla da parecchio. Ma potresti non sapere che impatta sula commerciabilità dell’immobile, o che potresti rischiare nell’accettare una proposta di acquisto senza una relazione energetica valida. Sfrutta l’indice sottostante per migliorare l’esperienza di lettura.
Indice degli argomenti
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- A cosa serve l’attestato energetico;
- Come funziona la classe energetica;
- Quali dati sono necessari;
- Esempio certificato APE fac-simile
- La classificazione energetica influisce sul valore della casa;
- Validità temporale e scadenza classe energetica
- Chi fa il certificato APE;
- Tabella delle classi energetiche;
- Come migliorare la classe energetica di un edificio;
- Come si calcola la classe energetica;
- Quanto costa un certificato ape;
- Locazione e compravendite: obbligo attestato ape;
- Alcuni approfondimenti sul certificato energetico della casa;
A cosa serve l’attestato di prestazione energetica
Il certificato ape, conosciuto con diverse nomenclature è l’acronimo di Attestato di Prestazione Energetica. Sostanzialmente è il certificato di dispersione termico è un particolare documento che attesta la dispersione termica di un edificio. Più avanti approfondiamo tutti i termini utilizzati per questo attestato.
Ricordo che andai all’estero un paio di anni prima che fu adottato obbligatoriamente anche in Italia. Per capire esattamente a cosa serva, prova ad entrare nell’ottica di chi si trova a gestire i dati di milioni di immobili. Tu come singolo potresti vedere questo attestato come una semplice scartoffia, mentre ad esempio chi ha necessità di calcolare l’inquinamento emesso dagli edifici a livello nazionale. Un po’ come quando utilizziamo un’auto che chiediamo “ehi quanto consuma questo modello”, allo stesso modo dovremmo entrare nell’ottica del consumo energetico di una qualsiasi unità immobiliare.
Si tratta di considerazioni importanti, ed oltre a sensibilizzarci sul consumo della nostra casa, influisce anche sul valore economico, come vediamo tra poco.
Come funziona l’APE
L’attestato energetico è redatto in 3 fogli in formato A4 contenenti sia le generalità dell’immobile (foglio, mappale e subalterno, indirizzo, comune, regione), le generalità di chi l’ha redatto (ad esempio nome e cognome del tecnico, timbro e firma). Inoltre sono contenuti il fabbisogno energetico specifico dell’immobile, le caratteristiche del sistema edificio (impianti, tipologia edilizia, infissi) e le note relative all’emissione e alla registrazione dell’APE.
Tutte queste informazioni sono contenute nella certificazione rilasciata dal tecnico, il quale si avvale di particolari software di elaborazione dati che lo aiutano nel redigere il calcolo di dispersione termica. Inserendo i dati, il software calcola il valore di dispersione associandogli una lettera che va dalla A alla G. La A è la migliore, la G è la peggiore.
Quali dati sono necessari
Il tecnico, per fare le cose per bene, deve fare un sopralluogo all’immobile e raccogliere diversi dati. In particolare ha necessità di conoscere:
- la tipologia dell’immobile;
- i metri quadri calpestabili;
- anno di costruzione;
- tipologia di infissi;
- tipologia di riscaldamento;
- con cosa confina;
- piano dell’abitazione;
- tipologia di climatizzazione;
- installazione di pannelli fotovoltaici;
- eventuale presenza di solare-termico;
- presenza di cappotto
In base a ciò vengono applicati degli indici i quali deducono la dispersione termica dell’edificio o del singolo appartamento.
Esempio attestato APE fac-simile
Se vuoi vedere un esempio dell’attestato di prestazione energetica scarica qui il fac-simile in pdf.
Ovviamente abbiamo cancellato alcune informazioni relativamente ai dati sensibili, come il nome del tecnico, dei proprietari di casa, dell’indirizzo, degli estremi catastali. D’altra parte l’esempio che puoi scaricare è attualmente valido a tutti gli effetti, fatto qualche tempo fa da un nostro cliente.
La classificazione energetica influisce sul valore
Come dicevamo qualche riga sopra, sapere quanto consuma un edificio comporta altre deduzioni logiche. Questo certificato, nel tempo sta rendendo sempre più sensibile l’acquirente, che vuole acquistare una casa per andarci a vivere. Il mercato immobiliare sta cambiando, come cambiano un po’ tutti i mercati e il trend del “green” e del basso consumo e impatto ambientale sarà negli anni sempre più importante.
Quando si guarda al valore di un immobile, si tiene sempre più in considerazione il suo consumo dal momento che il costo per scaldarlo se rapportato a fine anno ha la sua influenza nelle tasche del proprietario di casa. Per questa ragione sono stati messi dei livelli sotto forma di lettere, che vanno dalla A alla G.
Validità temporale e scadenza classe energetica
La classificazione energetica, che come detto in precedenza, è definita in lettere dalla A alla G con annesso il coefficiente di dispersione termica, ha una validità temporale di 10 anni oltra alla quale scade. La data di riferimento della durata decennale dell’APE è dal giorno del timbro e firma del tecnico.
Dopo tale termine temporale il certificato scade e il proprietario dell’abitazione è responsabile del rinnovo. Il rinnovo dovrà essere fatto per i nuovi contratti di locazione/affitto o per la compravendita dell’immobile. Quindi non è necessario rinnovare il certificato se è scaduto ma non vuoi vendere o affittare casa.
D’altra parte ti suggeriamo vivamente di rinnovare il certificato prima della sua scadenza o comunque rinnovarlo prima di mettere la casa pubblicità se vuoi venderla o affittarla. Infatti solo in questo modo infatti eviti il rischio di potenziali sanzioni.
Chi fa il certificato APE della casa
Il Certificato di Prestazione Energetico immobiliare viene redatto da un tecnico abilitato, il quale è quindi un professionista accreditato. Sa quindi utilizzare l’apposito software di calcolo, conosce i regolamenti in vigore e pertanto si assume la responsabilità dell’operato. inoltre ci sono alcuni servizi online per la certificazione energetica. In questo articolo te ne segnaliamo 3:
- certificato-energetico.it è sicuramente uno dei servizi più conosciuti;
- ape-online.it è un software online per la certificazione energetica;
- apefacile.it è un altro servizio online di certificazione.
Se fai una breve ricerca su Google, vedrai che troverai diversi servizi di certificazione e in alternativa puoi chiedere al tuo tecnico di fiducia. Il certificato ape è valido se c’è la firma del tecnico, quindi è importante verificare.
Tabelle classi energetiche
Le classificazioni energetiche sono suddivise, come già detto in lettere e in particolare in 10 classi. Questo perché la classe “A” è suddivisa in ulteriori 4 categorie (A4, A3, A2, e A1). Per semplificare le cose, vediamo la tabella delle classificazioni di seguito.
A4 | EP inferiore a 0,4 | C | EP tra 1,2 e 1,5 |
A3 | EP tra 0,4 e 0,6 | D | EP tra 1,5 e 2,0 |
A2 | EP tra 0,6 e 0,8 | E | EP tra 2,0 e 2,6 |
A1 | EP tra 0,8 e 1,0 | F | EP tra 2,6 e 3,5 |
B | EP tra 1,0 e 1,2 | G | EP superiore a 3,5 |
L’EP presente nella tabella riportata qui sopra si riferisce all’indice di consumo.
Come migliorare il certificato APE di un edificio
Come visto in precedenza, ci sono diversi dati che vengono presi in considerazione per dare un voto di consumo energetico dell’immobile considerato. Risutla evidente che per poter migliorare l’indice di prestazione energetica, rendendo l’edificio il meno dispendioso possibile, è necessario mantenere per più tempo possibile il calore prodotto dall’edificio all’interno delle varie stanze.
Ovviamente questo calore dev’essere prodotto con il minor impatto ambientale possibile. Infatti non è un caso che molte nuove costruzioni, in classe A4 utilizzino la tecnologia “geo-termica”, cioè sfruttano il calore del suolo sottostante. Tra gli aspetti che più influenzano la dispersione termica ci sono la cubatura, la superficie finestrata e la tipologia di infissi, la presenza o l’assenza di un irraggiamento confinante o sottostante (ad esempio un altro appartamento scaldato), la presenza di un cappotto termico e la tipologia di riscaldamento.
Quindi se vuoi fare in modo di diminuire la dispersione termica della tua casa, devi intervenite soprattutto su questi aspetti.
Sono già diversi anni che nelle tecnologie di costruzione edilizia vengono utilizzati materiali per migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, benché solo negli ultimi tempi si stanno facendo passi da gigante verso questo traguardo. Tutti, dallo stato all’opinione pubblica reputano importante il miglioramento dell’efficienza termica sia a beneficio di un minor consumo che di un minor inquinamento ambientale.
Come si calcola la classe energetica
Senza entrare troppo nei dettagli, a titolo informativo il calcolo della classe energetica viene eseguito applicando una serie di indici.
Quindi è necessario distinguere tra procedura di calcolo e metodo di calcolo. La procedura riguarda i dati raccolti, mentre il metodo è standardizzato. Proprio questo permette di avere una omogeneità tra regione e regione e tra città e città. Questo standard di calcolo permette di creare diagnosi di consumo energetico standard indipendentemente dal tecnico e dal software che esegue i calcoli. Vengono valutati indici di prestazione globali e indici parziali, al fine di individuare il consumo medio annuale della casa suddividendoli per il numero di metri effettivamente calpestabili. Potremmo addentrarci nei particolari ma non è il nostro compito e in questo paragrafo vogliamo solo offrire spunti informativi. D’altra parte il paragrafo seguente potrebbe essere più interessante.
Quanto costa il certificato APE
Mediamente il costo di un certificato APE è di 167,00 euro. Scriviamo “mediamente” perché in base alle città la variazione percentuale è anche elevata. Infatti possono andare dai 90 euro (60 euro super scontati) a circa 189/190 euro. La differenza maggiore che si riscontra è tra il nord e il sud Italia, pertanto al sudo si riscontra un prezzo inferiore e al nord un prezzo superiore.
La differenza di prezzo non significa che sono fatte meglio o peggio e inoltre il costo della relazione tecnica non varia al variare del valore dell’immobile. Piuttosto varia in base all’onorario del tecnico.
Certificato APE obbligatorio
Per tutte tipologie di atti il certificato di prestazione energetico è obbligatorio, Ad esempio se tu volessi vendere o affittare casa, ma non solo. Infatti. è da considerarsi obbligatorio anche per la donazione immobiliare e l’acquisto di altre tipologie di diritti di proprietà, come la nuda proprietà e l’usufrutto. Se vendi, affitti o registri un preliminare di compravendita senza l’attestato di prestazione energetica prendi una bel verbale .😜
Ovviamente, ci sono casi in cui non ha senso un attestato energetico pertanto nei seguenti casi non è obbligatorio se:
- si tratta di un immobile isolato con superficie inferiore o uguale a 50mq;
- box auto, cantine e garage;
- depositi;
- edifici industriali, e artigianali senza riscaldamento e agricoli senza climatizzazione;
- ruderi;
- nuovi immobili in costruzione (con successivo obbligo*)
* In questo caso sarà il costruttore a dover rilasciare l’attestato una volta che sarà possibile ottenerlo.
La differenza di prezzo non significa che sono fatte meglio o peggio e inoltre il costo della relazione tecnica non varia al variare del valore dell’immobile. Piuttosto varia in base all’onorario del tecnico.
Approfondimenti sul certificato energetico della casa
Se non sei del settore potresti far confusione, perché l’attestato di prestazione energetica negli anni ha avuto varie nomenclature. Una volta si chiamava ACE, cioè attestato di certificazione energetica, spesso confuso anche con la sola dicitura di certificato energetico o documento di dispersione termica. Successivamente I vecchi ACE, come i nuovi APE avevano validità di 10 anni, pertanto il nome ACE lo si troverà fino al 2023. Questo perché la legge in materia ha apportato alcune modifiche nel 2013, tra queste anche quelle relative al nome.
Infine ti interessa approfondire la normativa, è riportato nella legge nr. 90 del 2013.